Le Système G - L'intonation juste enfin trouvée ! - Positions et expressivité

G System - The right theory of natural intervals, at last! - Positions and expressivity

Il Sistema G - La giusta teoria degli intervalli naturali, finalmente! - Pozizioni ed espressività

L’intonazione giusta finalmente trovata

Il Sistema G:

Posizioni ed espressività

cantati, coristi, violinisti, violoncellisti e altri strumentisti,

insegnanti di musica, direttori di coro, direttori d’orchestra…questo libro dovrebbe interessarvi.

Non immaginate  quanto la vostra pratica musicale migliorerà

Una teoria deve sempre potersi applicare; altrimenti è ovviamente una cattiva teoria che non può favorire una buona pratica. Prendo il rischio di affermare che, per quanto riguarda gli intervalli naturali, tutte le teorie precedenti al sistema G erano fuori strada! Contrariamente a tutti i sistemi di scale proposti dall’antichità ad oggi (da Pitagora ad Al-Farabi, Zarlino, Werkmeister e la sua scala temperata, Holder, Daniélou…), che brillano per la loro inapplicabilità*, almeno nella musica classica occidentale, ecco finalmente LA BUONA teoria degli intervalli che ovviamente è applicabile ed applicata e che sposa perfettamente la buona pratica dei buoni praticanti di tutti i tempi.

* La scala pitagorica, nonostante la rigidità del suo semitono, può essere utilizzata in musica orientale, involontariamente mescolata con la scala naturale (descritta dal Sistema G), quando si tratta di modi maggiori e minori, poiché gli orientali sono abituati alle grandi seconde minori (tre quarti di tono); ciò fa pensare che questa scala, ovviamente insieme alla scala naturale, possa essere stata utilizzata anche dagli antichi greci e dall’Europa occidentale prima del periodo classico. Inoltre, si può adottare la scala pitagorica come un modo a sé stante, il “modo pitagorico”, in cui tutte le note sono in posizione media, e cercarla per sé stessa, nonostante sia meno facile da eseguire della scala naturale (esempio: Carmina Burana di Carl Orff e qualsiasi altra applicazione in cui la rigidità del semitono pitagorico può essere tollerata); in questo caso, si può considerare che le note di questa scala suonino “giuste”. Al contrario, alcune note della scala di Zarlino, considerata da tutti i musicologi come la scala più giusta, suonano decisamente false!

(Pagina 10) Ma ditemi, signora Callas, quale sistema di intervalli usavate quando ci distillavate queste sublimi melodie? Era il sistema pitagorico? Oh no! La vostra seconda minore così calda è molto più compatta del “limma” (il “resto”) (256/243) generato da questa sorta di inseguimento tra quinte e ottave… Era il sistema Zarlinien, così caro ai cuori dei musicologi incondizionati dei primi armonici? Niente affatto! La seconda minore (16/15) è troppo grande, ancora più grande del “limma” pitagorico! Allora cosa? La temperanza eguale di Werkmeister? Quale uomo sensato potrebbe sostenerlo quando nessuno ignora che, in una pratica così meravigliosa come la vostra, un DO# non può essere confuso con un REb? Ebbene, cara Maria Callas, ve lo dico : inevitabilmente, qua e là, con qualche “scarto”, che si dice faccia parte del fascino di ogni arte che richieda una esecuzione umana, voi praticavate, senza saperlo, IL SISTEMA G, il sistema di intervalli oggetto del presente studio, poiché la vostra pratica è indubbiamente la buona pratica, quella dei buoni praticanti di tutti i tempi, e poiché questo sistema è prima di tutto una descrizione ragionata, con prove alla mano, della buona pratica.

 

* * * * * 

Due scoperte capitali, con enormi conseguenze:

1) la rappresentazione esatta del SEMITONO NATURALE (rapporto di frequenze: 22/21), da cui deriva tutto il resto;

2) le POSIZIONI (basso 1 / medio 2 / alto 3) che ogni nota della scala può occupare a seconda della tonalità,

     e l’ESPRESSIVITÀ legata ad ogni posizione.

(Vedi sotto: “Regole relative alle posizioni“)

 

Le posizioni e la loro espressività – non abbiate paura delle parole – è FANTASTICO!

E nessuno ci aveva mai pensato?!

 

* * * * *

Articolazione dell’opera

• Si presenta sotto forma di una ricerca ragionata, metodica, progressiva dell’intonazione giusta. Il filo conduttore di questa “ricerca del Graal” è la semplice logica, che, dopo una rapida panoramica di alcuni sistemi di intervalli rappresentativi degli errori passati, tra cui il mio stesso percorso, ci porta, dai concetti elementari di rapporti di frequenza ai cambiamenti di posizione ed alla codifica, passando dalla scoperta del semitono naturale, dalla costruzione delle scale e dalla marcatura delle partiture.

• L’appendice II presenta il G System Player, uno strumento semplice alla portata di tutti che consente un’illustrazione sonora ed una dimostrazione da parte del computer della validità del Sistema G e dell’intonazione giusta.

• L’appendice III descrive i fondamenti logici per la costruzione del “Gedeone”, il sintetizzatore dell’intonazione giusta, per eseguire la musica in tempo reale sulla base del Sistema G.

• Le appendici IV e V sono dedicate alle tonalità arabe e bizantine: costruzione logica delle scale, intervalli specifici, codifica, marcatura delle partiture.

* * * * * 

Gli intervalli naturali del sistema G

con le comma approssimativi di ogni intervallo per aiutare il confronto delle grandezze.

per un’OTTAVA DI 600 COMMAS esattamente:

DO MAGGIORE CANONICO:

DO

RE

MI

FA(1)

SOL

LA

SI(3)

DO


9/8

9/8

22/21

112/99

9/8

112/99

22/21

= 2

Commas G (circa)

102

102

40

107

102

107

40

= 600

RE MINORE CANONICO:

RE


MI


FA(1)


SOL


LA


SIb(1)


DO


RE


9/8



22/21


112/99


9/8


22/21


112/99


9/8

= 2

(Commas

G circa)

102


40


107


102


40


107


102

= 600

Nella sezione «Ascolta: musica occidentale»:

Confronto tra 4 scale maggiori e minore.
L’accento è posto sui semitoni. Si noterà facilmente che il semitono del Sistema G è piacevole all’orecchio e corrisponde alla pratica naturale, a differenza di quello delle altre tre scale: pitagorica, zarliniana, temperata.

Differenza tra due posizioni vicine: 896/891 (5 commas)

Questa è la differenza tra:

·  il semitono pitagorico (256/243) e il semitono minore del sistema G (22/21)

·  il tono pitagorico (9/8) e il tono maggiore del sistema G (112/99)

·  la terza minore pitagorica (32/27) e la terza minore del sistema G (33/28)

·  la terza maggiore pitagorica (81/64) e la terza maggiore del sistema G (14/11)

·  la quarta giusta pitagorica (4/3) e la quarta debole che costituisce il primo tetracordo della modalità maggiore del sistema G (297/224)

·  eccetera

Esempi

Differenza tra il FA1 sottodominante di DO maggiore (posizione bassa) e il FA sottodominante di DO minore (posizione media): 896/891 (5 commas)

Differenza tra il SI medianta di SOL maggiore (posizione media) e il SI3 sensibile di DO maggiore o minore (posizione alta): 896/891 (5 commas)

Differenza tra il SIb1 sottodominante di RE minore (posizione bassa) e il SIb tonico di SI maggiore o minore (posizione media): 896/891 (5 commas)

Regole riguardanti le posizioni nelle scale maggiori e minori CANONICHE

•••

Tonalità maggiore: le note della scala sono in posizione MEDIA (2) detta pitagorica (espressione neutra, serenità), tranne la sottodominante, che è in posizione BASSA (1 – tristezza, languore, moderatamente), e la sensibile, che è in posizione ALTA (3 – intensità, ardore, moderatamente).
modérément).

••• Tonalità minore:  le note della scala sono in posizione MEDIA (2) detta pitagorica (espressione neutra, serenità), tranne la mediana e la sus-dominante, che sono in posizione BASSA (1 – tristezza, languore, moderatamente), e la sensibile (se presente), che è in posizione ALTA (3 – intensità, ardore, moderatamente).

* L’assenza di un numero accanto alla nota è il segno della posizione media (2).

Ad esempio, per DO maggiore canonico, le note si scrivono come segue:



solg – lag – sig3 – do – re – mi – fa1 – sol – la – si3 – doh – reh – mih – fah1 – solh…


>>>  g = nota appartenente all’ottava inferiore alla nota DO dell’ottava contenente il LA 440 Hz.

>>>  h = nota appartenente all’ottava superiore alla nota SI dell’ottava contenente il LA 440 Hz.

>>>  gg = 2 volte inferiore; hh = 2 volte superiore; hhh = 3 volte superiore…

 

Ad esempio, per SOL minore canonico, le note si scrivono come segue:



… re – mib1 – fa – fad3 – sol – la – sib1 – doh – reh – mihb1 – fah – fahd3 – solh – lah – sihb1 – dohh – rehh…


 

Eccezioni

In maggiore:

  • • Accordata con la mediana (posizione media), la settima (sensibile) abbandona la sua posizione di sensibile (posizione alta) e prende la posizione media (a un semitono pitagorico 256/243 della tonica) per essere a una quinta giusta / quarta giusta della mediana.
  • • Accordata con la tonica (posizione media), la sottodominante abbandona la sua posizione bassa e prende la posizione media per essere a una quinta giusta / quarta giusta della tonica.

In minore:

  • • Accordata con la mediana (posizione bassa), la sotto-tonica abbandona la sua posizione media e prende la posizione bassa (a un tono massimo 112/99 della tonica) per essere a una quinta giusta / quarta giusta della mediana.
  • • Accordata con questa stessa sotto-tonica in posizione bassa, la sottodominante abbandona la sua posizione media e prende essa stessa una posizione bassa (a un tono massimo 112/99 della dominante) per essere a una quinta giusta / quarta giusta della sotto-tonica.

Scale maggiore e minore VARIANTI

(per alcune modulazioni)

•••

Tonalità maggiore: tutte le note della scala sono in posizione MEDIA (2)* detta pitagorica (espressione neutra, serenità), tranne la mediana e la sensibile, che sono in posizione ALTA (3 – intensità, ardore, moderatamente).

••• Tonalità minore: tutte le note della scala sono in posizione MEDIA (2)* detta pitagorica (espressione neutra, serenità), tranne la sotto-tonica, che è in posizione ALTA (3 – intensità, ardore, moderatamente), la superdominante, che è in posizione BASSA (1 – tristezza, languore, moderatamente), e la sensibile (se presente), che è in posizione ALTA (3 – intensità, ardore, moderatamente).

* L’assenza di un numero accanto alla nota è il segno della posizione media (2).

SEGNALAZIONE DELLE PARTITURE

Con una segnalazione adeguata delle partiture e un po’ di pratica, trovare immediatamente l’INTONAZIONE GIUSTA diventa un gioco da ragazzi.

La segnalazione più semplice consiste nel circondare con un piccolo CERCHIO le note che si trovano in posizione BASSA (1 – tristezza, languore, moderatamente) e con un piccolo ROMBO le note che si trovano in posizione ALTA (3 – intensità, ardore, moderatamente), il segno della posizione MEDIA (2 – espressione neutra, serenità) essendo l’assenza di segno.

Per le partiture occidentali, vedere la sezione:

     ”Segnalazione delle partiture occidentali”.

Per le partiture orientali, vedere la sezione:

     ”Segnalazione delle partiture orientali”.

 

Altre due modalità (meno comode) per segnalare le partiture occidentali:

– Per il colore: nota rossa = posizione bassa; nota verde = posizione alta.

– Per la forma: nota quadrata = posizione bassa; nota romboidale = posizione alta.

* * * * *

Non accontentarsi più del “quasi giusto”! Finalmente padroneggiare la GIUSTEZZA!

Ancora meglio, sapere con certezza di padroneggiare la giustezza ti dà un piacere supplementare.

 

Senza ombra di dubbio, il Sistema G è destinato a rivoluzionare l’INTERPRETAZIONE musicale – vocale e strumentale. Dai principianti ai professionisti esperti e alle “celebrità” (a volte anche i migliori possono sbagliare la giusta intonazione!), tutti troveranno qualcosa per perfezionarsi.

Versione francese

Seconda edizione – 120 pagine (19 x 27)

Prezzo: 22 €

Distribuito da BOD (Books on demand)

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