Gentile visitatore, sarò lieto
di rispondere a qualsiasi richiesta
di chiarimento da parte vostra,
(via sms o e-mail), riguardante il contenuto
di queste pagine. (Cf. Contatto)
Io dico: “Il meglio non è sempre nemico del bene”.
Molti, compresi i teorici della musica, credono fermamente che ogni nota occupi una sola posizione nella scala e che gli intervalli siano immutabili. Si potrebbe sostenere che la scala temperata è un’eccellente semplificazione, poiché consente a ciascuno di acquisire relativamente facilmente una certa conoscenza musicale. Gli interpreti compensano la mancanza di precisione della teoria per quanto riguarda la posizione corretta dei suoni con un buon “orecchio musicale”. Ma è sufficiente?!
È necessario capire che una stessa nota può occupare diverse posizioni, a seconda della tonalità, e di conseguenza,gli intervalli sono più o meno grandi.
Così, ad esempio in DO maggiore, notiamo che quando si scende dalla dominante SOL alla sottodominante FA:
• Si esegue un tono più grande (tono massimo) rispetto al tono ordinario (quello che separa le note DO-RE), il FA essendo come attratto dalla mediana MI (mezzo tono minore);
• e che, allo stesso tempo, la terza maggiore FA-LA è più grande (terza massima) della terza maggiore DO-MI;
• che la terza minore RE-FA è più piccola (terza minima) della terza minore MI-SOL;
• e che la quarta DO-FA è più piccola (quarta diminuita) della quarta giusta SOL-DO, ecc.
Il tandem “teoria-orecchio musicale” funziona più o meno bene; una piccola minoranza di praticanti raggiunge l’eccellenza, contrariamente alla grande maggioranza dei cosiddetti professionisti e degli amatori. Prendete ad esempio i migliori cantanti d’opera: nonostante una voce di grande qualità ed un’interpretazione sbalorditiva, può capitare che abbiano momenti di debolezza, di dubbio, di perplessità nella loro performance a causa di una o più note che si susseguono e la cui giustezza lascia a desiderare. Ma poiché il risultato finale (voce, interpretazione, emozione…) è soddisfacente o presunto tale, perché andare oltre, non è vero?!
Dico invece: perché accontentarsi di ciò che è buono quando si può avvicinarsi alla perfezione?
E se esistesse un modo facile per raggiungere la giustezza direttamente in ogni momento e senza alcuna esitazione per i migliori praticanti, ma soprattutto per tutti gli altri che ne hanno terribilmente bisogno!
Questo mezzo esiste: è il “Sistema G” che, grazie alla buona rappresentazione degli intervalli, in particolare del semitono (22/21), offre al mondo la fantastica scoperta delle posizioni (bassa, media e alta) che ogni nota può occupare in base alla tonalità. (Vedi: Regole riguardanti le posizioni)
Rassicuriamoci: è così semplice! Non sono né un matematico, né un fisico, né un informatico, né un acustico… La semplice logica che mi ha portato a scoprire gli intervalli naturali e le posizioni avendo loro la propria espressività che consente di coglierle più facilmente. E alla portata di tutti. Senza troppa fatica, con la divulgazione del “Sistema G”, il maggior numero di persone avrà accesso all’intonazione corretta.
Il meglio non è sempre nemico del bene.
Per una dimostrazione tramite computer ed un’illustrazione sonora degli intervalli del Sistema G e dell’intonazione corretta: “Ascolta: musica occidentale” e “Ascolta: musica orientale”.
Oh sì! Ci è voluto il 21 ° secolo (cioè 13,8 miliardi di anni dopo il Big Bang!) Per vedere la giusta teoria degli intervalli e scoprire le diverse posizioni delle note. Si noti che non si tratta affatto di un divertimento teorico. A differenza degli altri sistemi di intervalli che ci sono pervenuti e che si possono riporre in un cassetto per inapplicabilità, il Sistema G corrisponde perfettamente alla buona pratica e garantisce la migliore interpretazione possibile.
Signor Direttore della Musica,
Arriveremo un giorno, è inevitabile, quindi perché aspettare? È necessaria una riforma. Creiamo subito una commissione incaricata di esaminare il “Sistema G” per decidere la sua inclusione nei programmi scolastici e nei conservatori. Abbiamo qui un buon seme da seminare.
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• Il libro di riferimento: “L’intonazione giusta finalmente trovata!” è il frutto di una lunga ricerca fuori dagli schemi che mi ha portato ad ideare, grazie alla rappresentazione finalmente esatta del semitono naturale (22/21), il giusto sistema di intervalli che, a differenza di tutti gli altri sistemi, corrisponde esattamente alla buona pratica.
• Il G System player: uno strumento straordinariamente facile da usare, scaricabile gratuitamente in pochi secondi, che consente a chiunque di codificare facilmente una melodia (nota, durata), per ascoltare, confrontare, imparare e insegnare.
• Ascolta: musica occidentale: elenco di brani codificati sul riproduttore del sistema g e registrati in formato .mp3 (su audacity, un programma anch’esso scaricabile gratuitamente che consente di introdurre alcune sfumature). si tratta di una dimostrazione sonora e di una dimostrazione al computer della validità del sistema g e dell’intonazione giusta.
• Marcatura delle partiture occidentali: trovare facilmente l’intonazione giusta al primo colpo tramite la marcatura della partitura. un esempio di partitura marcata: un’aria di bach, ‘Drauf schliess ich mich’.
• Ascolta: musica orientale: idem sezione “Ascolta: musica occidentale” sopra.
• Marcatura delle partiture orientali: tabella degli intervalli specifici delle tonalità orientali e delle diverse posizioni con ciascuna la sua marcatura specifica + marcatura delle principali tonalità arabe e bizantine.
• Contatto.